VERSILIA. Stop al piano di riorganizzazione di Poste italiane spa, richiesta di confronto con le istituzioni locali e un secco no ai soli parametri costi/ricavi per la ristrutturazione dell’azienda.

Tutti i soggetti che hanno partecipato all’incontro promosso dalla Provincia di Lucca che si è svolto questa mattina a Palazzo Ducale hanno condiviso le posizioni di partenza, gli obiettivi e il percorso da attuare per contrastare il ridimensionamento e i tagli dei piccoli uffici postali voluto da Poste spa.

Alla riunione, che ha visto un’ampia partecipazione, erano presenti gli assessori provinciali Francesco Bambini e Mario Regoli, i parlamentari onorevole Mariani, la senatrice Granaiola, il senatore Marcucci e l’onorevole Poli, i consiglieri regionali, tra cui Giovanni Santini, Marco Remaschi, Marina Staccioli, le amministrazioni dei Comuni interessati dagli tagli e le rappresentanze sindacali.

L’obiettivo dell’incontro era quello di valutare il piano di ristrutturazione di Poste spa, un vera e propria scure che, nel territorio della provincia di Lucca, prevederebbe la chiusura di ben 22 uffici postali, la riduzione dei recapiti e degli organici, a partire dai postini.

Tutti i soggetti presenti sono stati concordi nell’affermare che questo piano avrebbe ripercussioni pesantissime provocando gravi disagi per i cittadini, per l’occupazione e per i servizi.

Unanime il punto di partenza: un piano di riorganizzazione non può essere costruito prendendo in considerazione solamente i parametri costi/ricavi. E’ stata inoltre stigmatizzata da tutti la non disponibilità di Poste spa ad un confronto con le istituzioni locali che hanno apprezzato la richiesta del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi di tentare di aprire un tavolo di confronto con l’azienda.

All’incontro è stato convenuto di chiedere a Poste Spa, anche tramite il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi che nei prossimi giorni ha concordato un incontro con i vertici della societa’, di fermare immediatamente il piano di ristrutturazione, tenendo conto che le prime chiusure sarebbero previste in tempi rapidi, e di aprire un confronto a livello territoriale. A tal proposito tutti i soggetti presenti hanno ritenuto e acconsentito sul fatto che sia la Provincia ad avere un ruolo di coordinamento e di portavoce di proposte alternative a quella di Poste spa, proposte che saranno elaborate in maniera condivisa. 

 + leggi: le preoccupazioni dei sindacati sulle chiusure degli uffici postali

(Visitato 29 volte, 1 visite oggi)

GIOVANNI PASCOLI, UNO SPETTACOLO PER CELEBRARE IL POETA A 100 ANNI DALLA SUA MORTE

CARTOON, COMMEDIE E CINEMA D’AUTORE A VILLA GORI